(manoscritto). CAPITOLO FRATESCO / Poema / del Padre Sebastiano Chiesa Giesuita / da Reggio / Diviso in Sedeci Canti.
S.l.n.d. [ma inizi XVIII sec.] mss cartaceo in-4 (mm. 280x190), ccnn 2, cc 195, leg. p. perg. rigida settecentesca con fermagli in bronzo. Poema inedito che ebbe gran diffusione e fama circolando manoscritto alla fine del XVII e all’inizio del XVIII sec. Con aneddoti vivacemente satirici, talvolta triviali, descrive la vita quotidiana di una comunità di frati, con "attacchi" violenti agli ordini religiosi. Pare che l’A., frate gesuita, prima di morire avesse affidato il manoscritto nelle mani di un amico e che questi ne avesse fatte redigere alcune stesure per mano di copisti. Se ne conosce una stesura di soli 14 canti. Questo esemplare contiene la stesura più ampia, comprendendo nelle ottave aggiunte una serie di annotazioni che possano servire da chiave di lettura per decifrare i nomi dei personaggi che l’A. nasconde via via sotto diversi pseudonimi. Il Pezzana, nella Vita del P. Ireneo Affò (pag. 356 e sgg.) ci fa sapere che il Chiesa ne aveva scritto ed arricchito di chiavi e annotazioni un esemplare. Al fine, le ultime 5 ottave contengono l’acrostico con il nome dell’A. [Sebastiano Chiesa Reggiano Accademico Lepido]. Una nota aggiunta alla prima pagina di titolo, ma di calligrafia diversa e forse più tarda, cita: "La Nota posta alla stanza 85 del Canto VI avvisa che le dichiarazioni qui messe furono per piacere ad una Dama. Questo libro Mss. verosimilmente le apparteneva". Oltre che di piacevolissima e facile lettura, il manoscritto cita località comprese tra l’Emilia e la Lombardia, riferimenti precisi e nomi di personaggi. Circa l’A. si hanno poche notizie: solo il Quadrio riferisce che morì a Novellara, e che compose molte poesie in volgare sotto il nome di Accademico Occulto o Accademico Lepido, ma che la sua opera maggiore fu il Poema Fratesco. L’autorevole Girolamo Tiraboschi, nella sua Biblioteca Modenese, alla fine del Settecento così lo lodava: "Il Poema in se stesso per la novità dell’idea, per la piacevolezza e la varietà de’ racconti, per la leggiadria delle immagini, e per la facilità dello stile e verso, benché non troppo colto, è certamente uno de’ più eccellenti che in questo genere abbia l’Italia...". Piantanida III, 2907 e sgg. Melzi III, p. 150. Tiraboschi, Bibl. Modenese, II, p. 25. Quadrio, Storia della Poesia, II, p. 328. Ex libris al verso del piatto ant. Ottimo stato di conservazione. [340]
Scriptorium Studio Bibliografico
Professional sellerBook number: LOC05-067
€ 1943.00 [Appr.: US$ 2083.23 | £UK 1610.25 | JP¥ 318037]