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DÜRRENMATT, FRIEDRICH - LA MORTE DELLA PIZIA.

Milano, Adelphi Edizioni, 1998. Decima edizione. Brossura, 17,5cmx10,5cm, Ottime condizioni. 'Piccolo Biblioteca Adelphi' - 216. Titolo originale: 'Das Sterben der Phythia' (1985. Traduzione di Renata Colorni. Friedrich Dürrenmatt, scrittore svizzero del Novecento (1921-1990), tiene in modo particolare alla parodia (un altro tentativo riuscito è 'Il Minotauro') e con questo racconto, piccolo capolavoro della burla ironica, ci presenta un mito che assomiglia a una caricatura, prendendo tuttavia le dovute distanze dalla satira e dal sarcasmo infondato. Perché la messa in ridicolo della Pizia è motivata dalla ragione prima del suo autore, ovvero l’investigazione e l’interpretazione dello straordinario arcano, il protagonista assoluto del racconto, che fa uscire pazzi gli antichi greci che gli si accostavano con fede incondizionata. Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo a Delfi che, seduta sul suo tripode e avvolta dal vapore, profetizzava agli uomini il volere degli dei attraverso uno spiritato (e solenne) vaticinio, quasi una liturgia della religione politeista. Nel racconto 'La morte della Pizia' di Friedrich Dürrenmatt, pubblicato nel 'Mitmacher' nel 1976, la profetessa di Apollo diventa 'un'imbrogliona che improvvisava gli oracoli a casaccio, secondo l’umore del momento', l’ultima delle pizie che appaiono come la versione antica delle cartomanti di oggi. 68 pag.
EUR 12.00 Boeknummer 028351

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Festina Lente
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