Author: Pius V
Title: LITERAE S.D.N. Pii Papae V SUPER FORMA CREANDI CENSIS..
Description: Roma, Impressores Camerales (eredi Blado), 1569. Manifesto (28x41 cm); stemma papale fra titolo e testo. Data e antica nota a penna al retro. Data emanazione: Roma, 19 gennaio 1569 (nel testo 1568, secondo lo stile dell'incarnatione al modo fiorentino). Vedi versione digitale MagTeca-Iccu. Importante documento sulla regolazione dei contratti e dei prestiti detti di censo. “il proprietario di un capitale (il creditore) ne cede l’uso a una persona (il debitore) che si impegna a versargli una somma annua (detta censo), attingendola al reddito di un bene immobile prestabilito. L’operazione permette quindi al proprietario di un bene immobile fruttifero o di un bene considerato tale di procurarsi del denaro per un tempo e a un costo predeterminati. La sua approvazione da parte della Chiesa è sancita con una serie di bolle papali emanate tra il 1423 e il 1569, quando l’intera materia viene regolata da Pio V. La bolla del 1569 prescrive l’intervento del notaio per la compravendita di un censo, limita la sua costituzione ai beni immobili o assimilati capaci di produrre frutti, distingue i censi non redimibili (se dichiarati tali nel contratto) e perpetui, riconosce al solo debitore (il venditore del censo) la facoltà di riscattare il censo restituendo il capitale ricevuto.... esso offre la sicurezza della piena liceità dell’operazione sia ai privati, sia agli stati, ai quali l’opinione dei canonisti che gli introiti fiscali siano assimilabili ai frutti di un bene immobile offre il modo di legittimare i prestiti pubblici a interesse come censi costituiti sopra determinate entrate pubbliche e li induce a intensificare il ricorso ai mutui passivi sotto forma di “compere” a Genova, di “monti”, “depositi”, ecc.” (università di Parma)

Keywords: BOLLE PAPALI XVI SECOLO, ECONOMIA, BLADO